La sindrome metabolica, anche conosciuta come sindrome X, non è una vera e propria malattia ma un insieme concomitante di alterazioni di alcuni parametri ad alto rischio cardiovascolare.
Ciò significa che chi ne soffre ha un rischio superiore alla media di andare incontro all'infarto (con più probabilità per gli uomini) e all'ictus (con più probabilità per le donne).
Quando si parla di questa sindrome si individuano dei fattori di rischio in base ai quali valutare ogni caso.
Alcuni fattori sono non modificabili, come l'età, il sesso dell'individuo o la predisposizione genetica a determinate patologie, altri invece sono fattori modificabili, ed è su questi ultimi che si basano gli interventi possibili e la prevenzione.
I fattori di rischio che caratterizzano la sindrome metabolica sono cinque: si tratta di fattori modificabili e non richiedono nessun esame invasivo per essere valutati.
Per parlare di sindrome metabolica è necessario che siano presenti, in contemporanea, tre o più fattori di rischio, tra i seguenti:
Elevata quantità di tessuto adiposo addominale (circonferenza della vita): valori maggiori o uguali a 94 cm nell'uomo e 80 cm nella donna sono considerati patologici; Un altro parametro valutabile per entrambi i sessi è dato dall'indice di massa corporea (IMC) che non dovrebbe essere superiore a 30 kg/m2. (IMC=peso in kg/altezza in m al quadrato).
Basse concentrazioni ematiche di HDL, il cosiddetto "colesterolo buono": meno di 40 mg/dl nell'uomo e meno di 50 mg/dl nella donna (o essere già in terapia per questa dislipidemia).
Elevate concentrazioni di trigliceridi: più di 150 mg/dl (o essere già in terapia per questa dislipidemia).
Ipertensione arteriosa: valori superiori a 130/85 mmHg (o essere già in terapia antiipertensiva).
Elevati livelli di glicemia: un valore a digiuno superiore a 100 mg/dl(o essere già in terapia con farmaci antidiabetici).
In presenza di tre o più di questi fattori, la persona è potenzialmente più esposta a gravi patologie: oltre ad aumentare il rischio di infarto, la persona è maggiormente soggetta a patologie quali diabete e steatosi epatica (fegato grasso) .
Quanti più fattori di rischio sono presenti, tanto maggiori saranno le probabilità di sviluppare patologie cardiache, diabete o un ictus. In generale una persona con sindrome metabolica ha un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiache e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete rispetto ad una persona sana.
Le terapie della sindrome metabolica variano da caso a caso, soprattutto in ragione dei fattori di rischio presenti.
Possono per esempio essere prescritti farmaci per l'ipertensione o ipoglicemizzanti.
Se è presente una condizione di eccesso di peso verrà prescritta una dieta ipocalorica e l'attività fisica regolare e frequente.
In ogni caso è comunque importante essere seguiti nel proprio percorso da un medico che possa monitorare la situazione con precisione.
Conoscere il proprio corpo, sapere per tempo se qualcosa non va come dovrebbe, rappresenta il primo passo verso la prevenzione. Molti fattori di rischio possono essere esaminati con facilità, con semplici esami di pochi minuti non invasivi; sono passi importanti per scoprire molto, e per decidere, assieme ad un medico, cosa si può fare per mantenersi in buona salute.
Prevenire la sindrome metabolica significa innanzitutto prevenire le malattie del cuore, il diabete e altre disfunzioni del metabolismo.
Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali. In Italia 240 mila persone (di cui 110 mila circa sono uomini e 130 mila donne) muoiono ogni anno per malattie dell'apparato cardiocircolatorio. Le donne risultano più soggette alle malattie cerebrovascolari mentre gli uomini all'infarto del miocardio.
La probabilità di sviluppare la sindrome metabolica aumenta con l'età ed è, nella gran parte dei casi, strettamente legata a stili di vita errati.
Come si evince dai fattori di rischio, l'alimentazione e l'attività fisica giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione della sindrome metabolica. Il modo migliore per prevenirla è aumentare l'attività fisica regolare e ridurre il peso corporeo, associando agli esercizi una dieta regolare, povera di grassi e ricca di frutta e verdura.
Programmare regolari visite di controllo, controllare la pressione sanguigna, il colesterolo ed i livelli della glicemia a intervalli regolari. Effettuare ulteriori modifiche dello stile di vita, se i numeri stanno andando nella direzione sbagliata.
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